LE OPERE
Il colore vissuto come veicolo emotivo trainante. Piccole esplosioni infiammano paesaggi, animali, piante, oggetti e personaggi d’ispirazione metafisica, creando stupore e muovendo al sorriso. Non c’è spazio per l’oscurità nel mondo che Stefania D’Urso mette in scena: una gioia contagiosa, come una risata che ti porta con sé.
LA MOSTRA
“Reinterpreta la grafica alla luce dell’innocenza. ”
Dedicata al mondo animale in una panoramica priva di confini tra il reale e il fantastico, l’esposizione è una celebrazione della vita intesa come riscoperta e reinterpretazione. La positività dello sguardo dell’artista contagia il visitatore trasportandolo in uno scenario ricco di evocazioni estremamente vitali. L’omaggio alle divinità zoomorfe degli Antichi Egizi esplicita la capacità di Stefania D’Urso di rivisitare con gusto del tutto personale lo sciacallo Anubi, la dea-gatta Bastet, il falco Horus o la Sfinge di Giza.
LA TECNICA
Gli acquarelli utilizzati come colori a tempera, in uno studio sperimentale del tutto riuscito, e la sapiente gestione dei marcatori a inchiostro nel perfezionamento dei dettagli, creano un effetto ipnotico che invoglia lo sguardo ad avvicinarsi fisicamente a ogni opera per catturarne anche le sfumature più nascoste.